mercoledì 26 agosto 2009

12. Comunismo

Il comunismo è fratello gemello del socialismo e si può comprendere solo partendo da questo. Il termine viene usato da Marx ed Engels nel loro Manifesto, per distinguerlo proprio dal socialismo che, a loro giudizio, si è imborghesito allontanandosi dalla realtà delle fabbriche.
Il principale vantaggio del c. può essere indicato nel fatto che, almeno in teoria, esso si basa su un’analisi economica ancora valida e che il suo ideale di giustizia è compatibile con politiche di tipo democratico.
Il principale limite deriva dal modo in cui i governi comunisti hanno interpretato concretamente lo spirito comunista: in pratica, essi hanno finito per assumere un atteggiamento di tipo paternalistico e, col pretesto di dover badare al bene dei cittadini, hanno finito anche per negare i diritti democratici e per guidare i rispettivi paesi in modo autoritario, svilendo i valori di giustizia sociale contenuti nei loro programmi politici.

1 commento:

  1. Condivido appieno l'analisi stroica ed aggingo che 'comunismo' spesso viene associato a 'statalismo'. Ma è una generale incapacità delle sitituzioni a far fronte in tempi brevi alle situazioni locali e nazionali a creare il problema reale. Quindi è lo stato quale struttura con ampio contributi dei partiti a rendere ogni cosa immobile ed inammovibile.

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